Uno dei primi problemi che si ritrova ad affrontare chi decide di aprire un Box è quale attrezzatura acquistare e come disporla nello spazio che ha a disposizione. Non voglio entrare nel merito di quale fornitore sia migliore ma è indubbio che il vecchio proverbio “chi più spende, meno spende” sia più che mai valido.
Il prezzo di un prodotto non è dovuto solo alla sua costruzione o progettazione, che sono comunque due fattori di estrema importanza, ma anche a tutto quello che gli sta dieto come ad esempio l’assistenza post-vendita, la consulenza da parte del venditore nell’aiutarti a scegliere le attrezzature più idonee così come la disponibilità a magazzino del materiale ordinato a le condizioni di pagamento. Ecco perché valutare un prodotto non basta fermarsi al prezzo ma è importante capire cosa effettivamente a livello di servizi ed assistenza il fornitore ci offre a fronte del denaro che sborseremo.
In ogni caso, prima di decidere, sarebbe buona norma farsi indicare alcuni Box già attrezzati con quello specifico marchio ed andarli a provare. Si, proprio fare un Drop-in, testare di persona tutto quello che pensi dovrà far parte della dotazione del tuo box e magari fare due chiacchiere con l Box Owner e farsi raccontare come si è trovato con quell’azienda; scoprirai lati nascosti del commercio di attrezzature per il CrossFit® che nemmeno immagini e capirai da solo a chi rivolgerti per la scelta finale pur dovendo in molti casi sostenere un costo leggermente superiore.
Per quanto riguarda invece il discorso del layout del Box, ad esempio come disporre il rig o come organizzare l’area warn-up o altre cose del genere, tieni presente che a parte il rig, il una volta piazzato è un problema spostare tutte le volte, un Box è come uno studio televisivo in cui ogni cosa trova posti diversi a seconda dei periodi dell’anno, dello sviluppo della comunità e delle abitudini delle persone che cambieranno con il crescere del Box.
Quindi usa l’immaginazione per capire come disporre tutto quello che hai acquistato ed organizzare gli spazi in modo che sia possibile fare un WOD per il numero di persone che hai pensato sia quello massimo di ogni classe. Ovviamente questo stesso numero, indicativo, sarà la base di partenza per organizzare le attrezzature quindi, per esempio, decidere quanti bilancieri e di che tipo comprare, quanti bumpers da 5, da 10, da 20 ecc.
Tieni sempre presente che, almeno all’inizio, quasi nessuna delle persone che verrà al Box sarà in gradi di gestire carichi particolarmente alti, quindi regolati di conseguenza e non fare come quelli che si ritrovano 10 coppie di bumpers da 25kg e solo due da 5.
Lo so, sto esagerando, ma mi è capitato troppo spesso di vedere dei Box dimensionati sui trainer e non sui clienti. Ad ogni modo il tuo fornitore dovrebbe essere in grado di consigliarti al meglio anche in questo caso aiutandoti a scegliere e dimensionare l’attrezzatura, sempre che tu abbia già deciso da quante persone sarà composta una classe standard del tuo Box. Il consiglio è quello di non esagerare con il numero di persone, sia perché all’inizio, salvo rari casi, non avrai di certo il box subito pieno, sia perché è meglio avere un assortimento completo di attrezzi piuttosto che una grande quantità di poche cose. Per capirci meglio un solo rower ed una assault bike, piuttosto che millemila manubri di tutte le misure.
Se invece sei già un trainer esperto, cosa che in teoria dovrebbe essere la norma, attingi alla tua esperienza per capire come dimensionare le attrezzature e soprattutto come organizzare il layout del box visto che, classe dopo classe, dovresti aver capito da te quali sono le criticità tipiche relative allo sfruttamento dello spazio di un box ed al suo conseguente layout.
Tra l’altro il discorso sul layout non riguarda solamente la disposizione dell’attrezzatura nell’area adibita ai WOD ma anche alla disposizione delle persone in modo che ognuno abbia una propria area di lavoro senza interferire pericolosamente con quella degli altri. Molto spesso infatti capita che li elementi di una classe tendano a distribuirsi in maniera casuale senza purtroppo fare caso ad eventuali pericoli causati a se ed agi altri ed è tuo compito prevenire questi comportamenti sia educando le persone, sia controllando o suggerendo la loro disposizione.
Tutto questo ragionamento si trasforma quindi in un numero che sarà la quantità di Euro che dovrai investire per acquistare tutto quello che ti serve e che avrà un impatto sul tuo business plan alla voce investimenti, o Capex se vuoi definirli con il termine appropriato. Giusto per fare chiarezza spiegando le cose come farei ad un bambino di 4 anni, gli investimenti sono tutte quelle spese che servono ad avviare un business o a sostenerne lo sviluppo. Tra di esse possiamo ad esempio collocare le spese sostenute per adattare il locale in cui si trova il box, l’attrezzatura, gli arredi, gli impianti ed in generale tutto quello che una volta pagato non genera più costi se non quelli di manutenzione. Una caldaia è un investimento? Si. Un set di bilancieri? Si.
E’ importante fare questa distinzione perché in teoria il denaro investito dovrebbe ad un certo punto ritornare nelle tasche di chi lo ha messo a disposizione poiché un investimento è sempre fatto con lo scopo di ricavarci un guadagno. Pensaci, se ti presto 50mila euro, mi aspetto che tu me li restituisci entro un certo tempo con un determinato interesse quindi investendo quel denaro nel tuo Box non faccio altro che metterlo in condizioni di procurarmi un guadagno. Cioè lo faccio lavorare. Lo stesso ragionamento lo dovrai fare tu, sia che debba restituire il denaro a qualcuno, sia che lo debba restituire a te stesso.
Se non sei in grado di prevedere in che modo ed in quali tempi recupererai il tuo investimento, stai decisamente partendo con il piede sbagliato. In realtà a questo punto bisognerebbe introdurre dei nuovi personaggi della storia, ovvero gli ammortamenti, ma ai fini di un proto business plan, per il momento, non consideriamo che esistano.
E tu hai già fatto il tuo piano di investimento prima di aprire il box? Ed hai già valutato e calcolato quanto tempo ti ci vorrà per recuperare il capitale investito ed in quale modo?