Sono passati oramai 6 anni dalla prima udienza, e solo ora si cominciano a vedere i primi risultati di una delle diatribre legali più importanti intrapese da CrossFit fino ad oggi, è di pochi giorno fa la notizia che un tribunale federale in California si è pronunciato a favore del popolare programma di allenamento nella causa aperta contro la NSCA assegnando alla società CrossFit inc. quasi 4 milioni di dollari.
Ma che cosa è la NSCA ?
La National Strength and Conditioning Association (NSCA) è un’organizzazione professionale senza scopo di lucro dedicata a promuovere la forza e la professione di condizionamento in tutto il mondo.
Fin qua sembra una cosa buona no ?
Peccato che lo scopo di lucro c’è e come ! Infatti la NSCA organizza corsi professionali per personal trainer e molto altro a pagamento ! Il tentativo di screditare il CrossFit attraverso articoli semi scientifici ha prodotto una serie di episodi a catena che si sono ritorti contro la stessa NSCA, smascherando la vera motivazione degli studi prodotti e pubblicati contro il CrossFit e cioè quella di contrastarei in modo sleale l’ascesa di uno dei metodi di allenamento più performanti dell’ultimo decennio.
Al centro della causa, presentata per la prima volta appunto nel 2014 , c’era uno studio del 2013 ora ritirato del Journal of Strength and Conditioning Research – pubblicato dalla NSCA – che mostrava erroneamente, che il CrossFit era collegato all’ aumentato di rischio di infortuni.
La rivista inizialmente corretto l’articolo non ha mai voluto rendere note le fonti di questo studio.
L’autore del documento, Steven Devor, ha rassegnato le dimissioni presso la Ohio State University dopo la ritrattazione a metà del 2017. L’istituzione aveva richiesto che Devor correggesse o ritrattasse lo studio, che prendesse una riduzione di stipendio del 33% per il resto dell’anno ma ciò non ebbe conseguenze.
La sentenza , pronunciata dal giudice Janis L. Sammartino della Corte distrettuale degli Stati Uniti del sud della California il 4 dicembre 2019 , ha rilevato che la National Strength and Conditioning Association (NSCA):
Ha ingannato e continua a ingannare il pubblico e i consumatori in merito alla sicurezza e all’efficacia del metodo di allenamento denominato : CrossFit per meri interessi economici personali.
Il giudice Sammartino ha anche convenuto che la NSCA ha distrutto i documenti relativi alla causa e commesso altre violazioni legali, durante il processo ha affermato che :
Non solo è chiaro che la NSCA ha resistito consapevolmente e ripetutamente alla produzione di documenti che erano irrimediabilmente rilevanti per questo contenzioso, ma la valutazione forense ha anche scoperto prove che la NSCA ha distrutto documenti presumibilmente rilevanti e si è impegnata in cancellazioni di massa attraverso numerosi dispositivi durante la pendenza di questo contenzioso .
Infatti, in un’udienza dell’ottobre 2019, il tribunale ha dichiarato che:
La gravità e la frequenza della cattiva condotta dell’imputato è stata ed è davvero impressionante.
Mike Hobson, responsabile delle comunicazioni dell’NSCA, ha fornito questa dichiaraziona :
L’NSCA non è d’accordo con i risultati o le conclusioni nell’ordine del 4 dicembre 2019. L’NSCA sta analizzando in dettaglio l’Ordine e considerando tutte le sue opzioni.
Il tribunale ha dato alla NSCA come scadenza il 14 gennaio per riferire sui termini di pagamento concordati per i 4 milioni di dollari dovuti a CrossFit, che è considerata una sanzione e non include i danni dal caso che a questo punto potrebbero essere davvero enormi.
Insomma come sempre chi gioca sporco alla fine perde sempre…