Oggi My Cross Life ospita Matteo Pozzati, Country Manager di CrossFit per l’Italia. Abbiamo cercato con l’aiuto di Matteo di fare il punto della situazione sulle iniziative portate avanti da CrossFit HQ e CrossFit Italia a contrasto della crisi che ha investito tutto il comparto fitness mondiale, procurata dall’emergenza Covid-19.
Buongiorno Matteo e grazie per la tua disponibilità.
Per prima cosa vorremmo parlare di Support Your Local Box, la raccolta fondi lanciata da CrossFit per supportare i propri affiliati.
Riusciresti a darci qualche numero concreto ?
La partecipazione alla raccolta fondi Support Your Local Box Fundraiser, può essere considerata visti i numeri, un vero e proprio piccolo successo. Sono stati raccolti in totale circa 2.800.000 dollari americani, donati da circa 150.000 persone che hanno partecipato da tutto il mondo.
I partecipanti hanno supportato il proprio box di CrossFit prendendo parte attivamente, ad un iniziativa che aveva come scopo, non solo la raccolta di fondi ma anche quella di dimostrare una sorta di gratitudine concreta ai box owner che hanno creato di fatto una comunità, che nel tempo ha permesso a centinaia di persone di migliorare il proprio stato di salute.
Come sapete, Support Your Local Box Fundraiser permetteva di donare del denaro al proprio box di appartenenza e la risposta in alcuni casi è stata davvero ammirevole. Lo stesso Greg Glassman, ha considerato tale iniziativa, utile non solo al supporto dei box fine a se stesso, ma piuttosto ha esortato a considerarlo come una sorta di strumento, un vero e proprio termometro, utile ad analizzare (anche se in minima parte) il lavoro svolto nella propria comunità.
Molti box in Italia, hanno ricevuto denaro da questa iniziativa ed in alcuni casi le cifre ricevute sono state importanti. Mi farebbe piacere sottolineare che le spese di gestione e le commissioni di pagamento, sono state interamente a carico di CrossFit HQ, permettendo cosi ai beneficiari della donazione di poter disporre dell’intera cifra al netto delle commissioni.
Vorrei ricordare che Support Your Local Box Fundraiser è stato il primo aiuto concreto che i box italiani hanno ricevuto durante quest’emergenza. Grazie soprattutto alla generosità dei propri affiliati.
La raccolta firme sembra sia andata molto bene, anche se potrebbe sembrare un mero atto simbolico, sembra abbia avuto un riscontro importante con un risvolto inaspettato.
Qual’è la tua chiave di lettura ?
La raccolta firme che abbiamo proposto potrebbe essere considerata la punta dell’iceberg delle azioni che CrossFit Italia ha cercato di mettere a segno. Fondamentalmente è un atto che ha come fine, quello di riuscire a dare visibilità, alla nostra comunità anche se in modo simbolico.
La partecipazione anche in questo caso è stata importante. Sono state raccolte in pochissimo tempo, circa 7500 firme che hanno confermato ancora una volta, la presenza di una comunità italiana forte ed unità nel momento del bisogno.
La nostra priorità non essendo a tutti gli effetti il CrossFit uno sport riconosciuto a livello federale è stata quella di portare all’attenzione del ministero dello sport e le politiche giovanili, nella persona del ministro Vincenzo Spadafora ed agli enti preposti, la nostra situazione, con l’intento di far comprendere il tipo di realtà assestante con specifici bisogni.
Abbiamo raccolto le proposte di diversi operatori del nostro settore ed abbiamo realizzato un documento che è stato sottoposto ai diretti interessati.
La risposta degli enti preposti alla decisione delle linee guida è stata positiva e siamo molto ottimisti, la speranza è che nel prossimo decreto ci siano direttive precise anche per permettere ai box di CrossFit di riaprire in sicurezza.
Capitolo affiliazioni, CrossFit si è mostrato da subito sensibile alla situazione attuale che l’Italia in prima persona sta vivendo.
Che opzioni sono state proposte agli affiliati ?
Mi preme ribadire che l’unico rapporto economico che gli affiliati hanno con CrossFit è rappresentato dalla fee annuale per lo sfruttamento del marchio. CrossFit già dal 9 marzo scorso ha bloccato tutti i pagamenti in essere, sia in forma rateizzata sia in altri piani di pagamento.
Lo stesso Greg Glassman ha specificato che l’ultima cosa che avrebbe voluto, sarebbe stata quella di prendere del denaro dai propri affiliati che non stanno lavorando.
Un gesto che considero nella sua ovvietà non scontato e di grande significato.
Sono stati bloccati anche tutti i rinnovi imminenti, coloro che avevano l’affiliazione in scadenza non si sono visti addebitare alcun costo.
Nonostante l’emergenza lo staff di CrossFit ha continuato ad operare nella lotta al contrasto dell’uso improprio del marchio facendo chiudere diverse pagine Facebook e siti web, i soli casi di aprile risolti in Italia sono 36.
Il DPCM del 18 Maggio stando alle dichiarazione del ministro Vincenzo Spadafora, dovrebbe contenere le linee guida per permette ai Box di CrossFit come ad altre realtà di mettersi a norma per ricominciare ad erogare i propri servizi.
Come tutti noi purtroppo, non conosci il contenuto del decreto, ma volevamo comunque chiederti se ti sei fatto un idea di massima sulle azioni da intraprendere per rispettare la nuova normativa.
Riusciresti a fare qualche previsione ?
Purtroppo non riesco a causa dei continui sviluppi a fare alcun tipo di previsione. Il mio augurio è quello che chi di dovere tenga in considerazione nel rispetto delle distanze di sicurezza, la possibilità di far lavorare gli affiliati nel migliore dei modi, senza norme impossibili.
Sicuramente per il momento, immagino classi più brevi con workout che prevengano l’uso promiscuo di attrezzatura e il contatto troppo diretto tra atleti.
Aldilà delle speculazioni sono convinto che gli owner di CrossFit sapranno superare la situazione in modo brillante. Non dimentichiamoci che in fin dei conti facciamo parte di una comunità formidabile ed abbiamo una marcia in più.
Come pensi abbia influito sulla comunità italiana del CrossFit questa serie di eventi?
Insomma umanamente pensi ci abbia cambiato in meglio ?
Sicuramente questo momento cosi terribile ci ha messo alla prova. Ma posso confermarti che la risposta da parte della comunità italiana è stata eccezionale. Posso affermare che il CrossFit Italiano non è mai stato cosi coeso ed unito come in questo momento.
Sono convinto che alla fine di questa emergenza, assisteremo ad una vera e propria esplosione di adesioni e di nuovi clienti, proprio come sta succedendo in altri continenti.
Liang Kong, country manager di CrossFit per la Cina, durante una call, mi ha confermato una ripartenza dei box cinesi, con incrementi davvero importanti. Alcuni box addirittura hanno dovuto prendere in affitto altri locali per sopperire alla richiesta di iscrizioni che è aumentata esponenzialmente e sinceramente il mio augurio è quello che questo trend possa estendersi anche in Italia.
Ringraziamo Matteo per averci fornito tali delucidazioni e gli auguriamo buon lavoro.
Per ogni informazione, vi preghiamo di contattate il Country Manager di CrossFit per l’Italia Matteo Pozzati a questo indirizzo mail : matteo.pozzati@crossfit.com