Sperando che tu non sia stato sulla luna nelle ultime 24 ore, sicuramente avrai sentito parlare dei rumors riguardo i grandi cambiamenti che Greg Glassman e tutto il direttivo di CrossFit® HQ starebbe attuando.
Attenzione : Non ci sono comunicazioni ufficiali a conferma delle diverse notizie trapelate in rete. Ma il licenziamento della maggior parte dello staff media di CrossFit®, rafforza la convinzione che stanno per arrivare grandi cambiamenti.
Per chi non avesse idea ancora di cosa stiamo parlando può leggere i nostri articoli di approfondimento.
A grandi linee, i cambiamenti dovrebbero interessare le modalità di qualifica per accedere ad i CrossFit® Games. Con l’eliminazione dei REGIONALS, ogni atleta iscritto agli OPEN potrà, virtualmente accedere ad i CrossFit® Games. Ci sono oscure attualmente le modalità di partecipazione e d’attuazione.
In oltre la nuova modalità di qualificazione prevederebbe, che il vincitore di una delle 16 competizioni già esistenti come Wodapalooza piuttosto che Dubai Fitness Championship riceva il pass per partecipare direttamente ad i CrossFit® Games.
La cosa che ci lascia dubbiosi è che attualmente, nessun direttivo di queste competizioni ha ancora ricevuto alcuna comunicazione da CrossFit® HQ.
Facciamo due conti…
Gli Stati generalmente riconosciuti sovrani a livello internazionale sono 196 (si vabbè c’è anche il Città del vaticano), con le nuove presunte regole di partecipazione, ogni nazione con almeno un box ufficiale può partecipare agli Open di CrossFit® e mandare ai CrossFit® Games rispettivamente :
Un uomo
Una donna
Un team
E siamo a 196 (196 uomini e 196 donne) aggiungiamo poi le 16 competizioni esterne e siamo a 212.
Bene, immaginiamo ora che ad i CrossFit® Games 2019 partecipino effettivamente 212 atleti, ci sembra quanto meno improbabile, che si riesca ne tempo record di 5 giorni a far gareggiare tutte queste persone, in un arco temporale cosi ristretto. Quindi siamo punto e a capo.
Al netto di tutta questa speculazione però è doveroso sollevare alcuni quesiti importanti su cui riflettere.
Ok cerchiamo di fare quadrato….
1) Come può un evento gestire oltre 200 concorrenti in ogni divisione ?
Alcuni ben informati, paventano un nuovo format di gara ad eliminazione diretta, per ridurre in modo veloce e brutale il numero di concorrenti, fino ad un numero gestibile per le fasi finali.
Sinceramente questo modus operandi accade anche in alcune gare non ufficiali e non ci sembra per niente una buona idea. Arrivare ad i Games ed essere eliminato il primo giorno non mi sembra umanamente percorribile. Più che altro perchè sinceramente se uno si fà il mazzo e vince gli Open merita di giocarsela fino alla fine. Per non parlare dei soldi che ha speso durante la stagione…
Un incubo logistico per i giudici.
Con così tanti atleti in un unica divisione, ad esempio, sarebbe praticamente impossibile gestire una cosa del genere nell’arena dell Alliant Energy Center (dove di batterie per fare una cosa decente se ne possono mettere al massimo 10).
Già mi immagino l’AEC trasformata in una fabbrica per pollame… AIUTO !
2) Respnsabilità civile, etica e sportiva delle 16 gare esterne
Ci sono nel mondo ottimi organizzatori di gare di CrossFit®. Ma come è giusto che sia, sono indipendenti ed in alcuni casi gli standard potrebbero non coincidere con quelli di CrossFit®.inc.
Quindi che si fà ? CrossFit® HQ prende in mano la programmazione di Wodapalooza ? Pensate che gli organizzatori della gara vogliano dare in mano a Castro e soci il controllo del loro business ? Non penso si possa fare…
3) Un solo atleta per nazione
Già questo dovrebbe far riflettere su tutto il presunto sistema. Non sappiamo se saranno introdotte wild card o cose simili, ma la domanda è : In America che si fà ? Se Noah Ohlsen rivince gli Open Fraser che fà resta a casa ?
Se la Davisdottir vince che fa la Sigmundottir si da al canottaggio ? Certo restano altri 16 eventi in giro per il mondo, ma Fraser che si sposta dal Wodapalooza al Dubai Fitness per cercare di vincere una di queste competizioni, non c’è lo vedo proprio.
Lo stesso enigma vale per altre grandi nazioni, troppo grandi che hanno troppi atleti d’elite, per poter mandare una sola persona ad i Games.Anche a livello di immagine sarebbe un disastro.
Ma se Glassman ha veramente intenzione di globalizzare un evento come i CrossFit® Games allora ci si può aspettare di tutto.
4) I test antidroga
Dopo l’enorme numero di atleti beccati ad i Regionals di quest’anno, i test antidroga devono diventare una priorità per proteggere la reputazione di questo sport in futuro. Distribuire le competizioni nel corso di 10 mesi e aggiungere altri sette eventi rende questo compito ancora più difficile.
Al momento, ad esclusione del circuito ufficiale delle gare di CrossFit® (Regionals e Games) non esistono gare di CrossFit® che fanno test antidoping.
Certamente una mossa ottima per il marketing ma pessima per lo sport. Ma contenti loro contenti tutti…
Conclusioni :
Il nostro mestiere è quello di fare informazione e cercare di dare spunti di riflessioni. Cerchiamo di essere sempre chiari ed onesti nelle nostre affermazioni, cercando di offrire una visione super parters e corretta.
Mai abbiamo spacciato rumors per informazioni ufficiali. Non è nel nostro stile e chi ci legge lo sa.
Ci sono ancora così tanti interrogativi da porsi, che potremmo fare un capitolo della genesi. A parte i licenziamenti verificati degli addetti al reparto media di CrossFit®.inc, abbiamo tra le mani poche comunicazioni ufficiali da parte del quartier generale. Anche se sembra che i cambiamenti stiano sicuramente arrivando, non sappiamo ancora realmente cosa accadrà o come funzionerà.
Bè visto che domani è domenica di prepariamo ad una bella giornata di relax, penso che dopo tutto questo casino, c’è la siamo meritata….