Prevenire gli infortuni con il Crossfit
Prima di capire in che modo il CrossFit® possa prevenire i vostri infortuni dobbiamo necessariamente fare una prefazione sul come e perché questi vadano a colpirvi.
Vado quindi a proporvi il concetto base della Manipolazione Fasciale® secondo il Metodo Stecco® e farvi capire, ovviamente a grandi linee e senza tediarvi troppo, come può un dolore o un infortunio passato condizionare il vostro corpo, al punto di predisporvi ad una nuova problematica.
Piccola parentesi anatomica:
Se noi esaminassimo un lembo di fascia al microscopio vedremo che essa è formata da fibre collagene ondulate, frammiste a fibre elastiche, le quali sono immerse in una sostanza, chiamata sostanza fondamentale, formata prevalentemente da acido ialuronico.
L’elemento che permette alle fibre collagene di allungarsi e di accorciarsi è proprio questa sostanza fondamentale, indi si può facilmente capire che la sua “salute” è indispensabile per mantenere il nostro corpo in una condizione fisiologica, lontana da problematiche di vario genere.
Infatti a seguito di traumi e/o di overuse questa sostanza si densifica, perdendo la sua naturale fluidità e lo scorrimento interfibrillare risulta compromesso. (Stecco A. 2014)
Questo porta delle conseguenze a tutte le strutture che comunicano con esso quali: muscoli, visceri, ed articolazioni.
Quando infatti determinati punti si densificano (qui simboleggiati dal cocchiere)si ha un’alterata distribuzione delle forze vettoriali che portano il nostro organismo in un’alterazione del suo stato tensionale fisiologico. Questo può portare a dei dolori articolari vicini alla sede del punto incriminato o indirettamente a delle problematiche che possono essere anche in zone lontane e apparentemente scollegate.
Vi invito a guardare il nostro Alessandro mentre tiene in mano una kettelbell: dalla mano si attivano, per stiramento di alcuni recettori da parte della forza peso, diverse sequenze fasciali che vengono reclutate proprio per farci eseguire il gesto richiesto.
A primo impatto può sembrare che il carico venga sostenuto solo dal braccio ma la nostra fascia, per rendere il gesto solido e mantenerci in equilibrio, deve necessariamente lavorare fino all’emibacino opposto, per compensare la forza peso che stiamo sorreggendo.
Ipotesi clinica
Ecco che, a partire da una vecchia frattura al polso destro, potremmo andare incontro dapprima ad una infiammazione di sovraspinoso omolaterale e successivamente anche ad un’ipomobilità dell’anca sinistra con associata pubalgia.
Considerazioni attinenti al CrossFit®
E’ mia personale opinione, sulle basi di quanto detto prima, considerare il CrossFit® come una disciplina ottima per la prevenzioni degli infortuni e per il potenziamento a 360 degli atleti che, venendo magari da un altro sport, vogliono portare una completezza alla sua preparazione atletica.
Affermo questo proprio per il grande numero di esercizi proposti, che difficilmente possono andare a creare un overuse data la multiplanarità del gesto, che fa fatica quindi a diventare ripetitivo, come invece accade in altre discipline.
Quanto detto NON vale ovviamente per i competitor, che si allenano 6 volte a settimana per 4/5 ore al giorno, qui ahimè l’overuse c’è e come!
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Spero di essere stato abbastanza chiaro, se desiderate maggiori informazioni guardatevi questo bel video, sintetico e ben fatto sul Metodo Stecco.
Nel prossimo articolo parleremo dei disturbi del ginocchio, in particolare dei problemi femoro rotulei, una croce per chi fa fatica a scendere sotto il parallelo.
Buona settimana e buon wod a tutti.
Dr. Luca Squadroni, Physiotherapist
Ph: +393394313799