Niente ministro, niente vice-ministro, niente Ministero. Lo sport per sua eminenza il Professor Mario Draghi continua a non essere una priorità, in un momento di vero e propria emergenza sociale per tutti i professionisti del settore.
L’avvento del Governo a guida Draghi, ha definitivamente cancellato ogni speranza del popolo degli imprenditori dello sport.
Ascoltare dal nuovo Presidente del Consiglio la lunga lista dei nuovi ministri, senza mai sentire la parola sport è stato un vero colpo al cuore, qualcosa che ha rasentato l’assurdità.
Dopo il mandato dato dal governo Conte a Vincenzo Spadafora, il ministero dello Sport è praticamente sparito, facendo piombare nello sconforto migliaia di attività legate al benessere fisico, che mai come in questo momento cosi delicato, necessitano di un interlocutore che faccia gli interessi di questa categoria cosi colpita dalla pandemia.
La scelta di non riconfermare il dicastero dello sport, non è stata una cattiva notizia per tutti. Il CONI ad esempio ha esultato per la scelta fatta dal governo Draghi. Infatti senza un ministro il CONI diventa a sua volta automaticamente “il Ministero”.
Sicuramente la mancanza di un vero e proprio dicastero dedicato allo sport è stato per anni la normalità. Lasciando stare l’imbarazzante parentesi della Idem e di Gnudi sotto Monti, ci sono stati solo 3 altri veri e propri ministri dello sport.
- Spadafora
- Lotti
- Melandri
Quindi non dovremmo indignarci per la mancanza di un vero e proprio ministero?
SI certo che si, dobbiamo non solo indignarci ma ribellarci con tutte le forze. Soprattutto perche la creazione di un Ministero dedicato allo Sport darebbe un forte peso politico alla materia, vedi : riforme, aiuti, regolamentazione del settore.
Perchè tutti questi rinvii da parte del governo
Le troppe pressioni, fatte dai partiti e dai vertici del CONI hanno fatto accendere la spia di pericolo nella consolle di comando di Draghi, che ha deciso di non nominare ancora per il momento un sottosegretario allo sport, facendo cosi perdere del tempo preziosissimo a tutte le attività commerciali legate allo sport oramai chiuse da un anno.
Non avere più un dicastero dedicato allo sport è una vera e propria tragedia, per tutto il mondo della piccola imprenditoria legata al benessere fisico. Tale scelta però, per alcuni non rappresentava un passo indietro, sicuramente non per il Coni del padrino Malagò, contento di non avere più un’autorità a Palazzo Chigi che vigili sull’operato del Comitato Olimpico.
CONI vs Sport e Salute
Non dimentichiamoci la figuraccia scampata solo poco tempo fà fatta con il CIO, che ci ha quasi fatto saltare la partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo. Per inciso il CONI ha appena diffidato Sport e Salute, e potrebbe aprire un contenzioso legale, per sollecitare la definizione della legge delega per lo sport.
Tutti vogliono il sottosegretario allo sport
Alla prima tornata dei totoministri nessun partito si è fatto avanti per chiedere ne un ministero, ne un dicastero, ne un ministro che si occupasse di sport, ma magicamente al secondo giro di consultazioni dedicato alla scelta dei sottosegretari, si è scatenata una vera e propria bagarre, fatta di veti e ricatti da parte di tutti i partiti.
Si parte dal Movimento 5 stelle che ha preteso di assegnare a Valente il ruolo di sottosegretario allo sport per passare poi alla Lega che vuole Giorgetti, poi il Partito Democratico con Sbrollini o Nobili per finire con Forza Italia che propone Barelli, Sibilia e Marin.
Insomma tutto ad un tratto lo sport sta a cuore a tutti i partiti italiani….
Sullo sfondo di questo accanimento sul cadavere dello sport da parte delle iene di partito, ci sono poi le continue dichiarazioni, pressioni, intromissioni da parte del CONI, che dopo aver stappato champagne per l’assenza del ministro vuole completare l’opera di conquista proponendo la nomina di un sottosegretario amico del CONI.
Alla fine di tutto queso casino Draghi a deciso di togliere dal piatto l’osso e di tenere la delega per se, almeno per il momento. (non è scontato che possa non nominare mai un sottosegretario).
La cosa più assurda di questa situazione è vedere come per i ministeri più importanti, i partiti si siano accordati praticamente subito e che lo sport sia L’UNICA delega non ancora assegnata!
Cosa c’è sotto allora?
L’assegnazione della delega come sottosegretario allo sport, ad un partito piuttosto che ad un altro, potrebbe incrinare in un attimo il fragile equilibro, cosi faticosamente conquistato dalla nuova maggioranza.
Con molta probabilità, sarà nominato un tecnico come sottosegretario allo sport, proprio per evitare malumori.
Dalla padella alla brace
Se con il ministro Vincenzo Spadafora (cosi tanto vessato di incompetenza) il mondo dello sport aveva almeno un interlocutore a cui far riferimento, la mancanza di un vice ministro rende la situazione ancora più grave, soprattutto in virtù della tragica situazione in cui versa il settore in questo momento.
Nell’attesa di una presa di posizione da parte del Governo, le palestre, le piscine i box di CrossFit restano chiusi oramai da quasi un anno, senza che ci siano reali evidenze scientifiche che ne attestino la reale pericolosità.
Senza interlocutori
La mancanza di un ministero o un dicastero aggrava la mancanza di punti di riferimento a cui poter porre quesiti e richieste da parte degli operatori del settore. Mai avremmo pensato di rimpiangere il Ministro Vincenzo Spadafora ed invece……